Isola di Miyajima

appunti di viaggio

Isola di Miyajima

Raggiunsi l’isola di Miyajima con il traghetto, per ammirare il famoso Torii sull’acqua. Ma allontanandomi dalle rive del mare, cominciai a scoprire un altro volto dell’isola. Le abitazioni le vedevo oramai lontane e, fronte a me, cominciava a proporsi una zona boschiva. Prendendone i sentieri mi trovai tra piante di acero e piccoli ponti, tutti di colore rosso con un basamento invece dipinto di nero. Il tempo sembrava scorrere più lentamente di quanto in realtà stesse facendo. Incontrai una coppia di ragazzi giapponesi che erano fuggiti dal trambusto cittadino. Vestiti a festa. Per festeggiare quella cornice che dava ancora più enfasi ed emozione alla loro unione.

LA COLONNA SONORA

Francesco De Gregori – Sempre e per sempre – “Ho visto gente andare, perdersi, e tornare. E perdersi ancora. E tendere la mano a mani vuote. E con le stesse scarpe, camminare. Per diverse strade. O con diverse scarpe su una strada sola”.

IL FOCUS

L’isola di Miyajima è considerata un’isola sacra e per tale ragione è proibito tagliare alberi sul suo suolo. Ai piedi del monte sacro Misen, si trova il parco Momijidani (letteralmente valle degli aceri), popolato da oltre 200 aceri che, nel periodo autunnale, colorano la vegetazione con sfumature dorate e rossastre. Il Momijigari è il termine che indica la tradizione giapponese di andare a visitare i luoghi in cui le foglie degli alberi divengono rosse in autunno.

LA BUSSOLA

Per giungere all’isola occorre prendere un treno a breve percorrenza dalla stazione di Hiroshima. E’ un viaggio di 30 minuti in direzione sud, verso la prefettura di Yamaguchi. Il secondo passo sarà salpare con un piccolo traghetto, con corse frequenti, e attraccare proprio nei pressi del famoso Torii sull’acqua dopo un tratto di navigazione. Dedicate un’intera giornata al sito. Non dimenticate la visita del parco alle spalle della cittadina.

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