Lampada a olio

Mara e l’indimenticabile Perù

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola, con il chiarore che questa lampada a olio produce. Siamo qui per sapere, conoscere, curiosare. Ma soprattutto per fantasticare attraverso le tue parole. Oggi dal baule dei ricordi abbiamo voluto pescare IL PERU’, terra lontana, capace di custodire reperti di civiltà millenarie, di alternare bellissime acque a cime innevate, di evocare colori della natura con pochi eguali nel mondo.

“ Esatto, il Perù è tutto questo. Un susseguirsi di paesaggi e colori, dalle oasi nel deserto alle nevi sulle Ande, dalla foresta amazzonica al lago navigabile più alto al mondo. Abbiamo percorso il tragitto che da Arequipa porta a Puno in un autobus notturno, e al nostro risveglio abbiamo potuto godere dell’alba nel deserto. Trascorrevano i chilometri e comparivano i primi arbusti, le prime case, le montagne innevate sullo sfondo. Al termine di una galleria ci ritrovammo in un villaggio, davanti a noi i girasoli. Talmente bello da essere commovente “.

Mara, il tuo cuore dove si è posato tra le tante emozioni che ha regalato questo bellissimo viaggio…

“ Le emozioni sono tante. Scorgere i pinguini in un’isola all’equatore è una di quelle. Sorvolare le linee di Nazca in aeroplano e contemplare uno dei misteri più affascinanti di tutto il pianeta, fantasticando sulla loro creazione. Lasciarsi scivolare lungo una duna a bordo di una tavola da surf. O passeggiare per la città mangiando empanadas “.

Si odono racconti sognanti di tramonti sul lago Titicaca e di barche dormienti alle Isole Uros. Tu hai vissuto tutto questo…

“ Un’esperienza indimenticabile. Abbiamo alloggiato in queste isole flottanti, dove tutto è creato dalla totora: i pavimenti, le case, i letti, i tavoli. La giornata è scandita dalla luce del sole, manca l’acqua corrente, la luce artificiale, e non ci sono i riscaldamenti. Ho trascorso un’intera mattinata a chiacchierare con la signora che ci ospitava, ci siamo raccontate e confrontate sulla diversità delle nostre esistenze, scoprendo uno stile di vita profondamente diverso dal nostro “.

E Machu Picchu ? Una meta credo che non possa essere omessa…

“ Assolutamente, una meta obbligatoria. Unico, emozionante e a tratti indescrivibile. Un’interminabile viaggio conduce ai resti di questa antica e fascinosa città perduta, sulla vetta della montagna, con una vista mozzafiato sulla valle dell’Urubamba. Le montagne circostanti si accavallano tra loro in decine di sfumature di blu, mentre i raggi del sole ne illuminano i profili, il tutto coronato dal picco di Huayna Picchu che incombe sulla cittadella, con il suo profilo a punta così caratteristico: un dipinto “.

Questo tuo senso di libertà e scoperta, è nato proprio in Peru’ ? O mastichi pane e viaggi da tanto tempo…

“ No, viaggio da anni. Per il mio diciottesimo compleanno ho chiesto ai miei genitori di poter compiere il mio primo viaggio all’estero, e sono andata in Tunisia. Da allora, non mi sono più fermata “.

Cosa non dovrebbe mancare mai nel tuo zaino ? E cosa avresti voluto portare con te in Peru’ che ti è mancato…

“ Nel mio zaino non può mai mancare una guida turistica, un buon libro che mi accompagni alla scoperta di mondi nuovi. Cosa mi è mancato in Perù? Un piumino! La sua geografia frastagliata, il passaggio dalle zone desertiche agli altopiani delle Ande, rendono il Perù un paese dalla grande diversità climatica, e forse avevamo sottovalutato le temperature “.

Credo in ogni caso che, a tutto, lo splendido popolo locale abbia avuto una soluzione per te. Quale il tuo rapporto con loro ? Nostalgia dei loro sorrisi ?

“ Molta nostalgia, le persone che abbiamo incontrato nel nostro cammino sono state estremamente cordiali e accoglienti con noi, aiutandoci a superare ogni momento di incertezza “.

Ora, in un clima che necessita di buoni propositi e ottimismo, cosa ti suggerisce il tuo animo… per te.. e noi tutti che attendiamo nuovi viaggi e scoperte…

“ Di pazientare e avere fede. Che tempi migliori arriveranno, e torneremo di nuovo a viaggiare. Non facciamoci trovare impreparati “.