Fui indubbiamente fortunato quel novembre in Giappone. Passai due settimane nella terra del sol levante. Una sola giornata piovve. Proprio qui, a Kyoto. Ricordo passeggiavo tra le vie del centro. Pochi pedoni. Ombrelli in movimento più che altro. Il teatro Kabuki, con i suoi colori intensi, le gradazioni di rosso, illuminava la grande via. I pochi, si fermavano a rimirarlo. Anche ragazzi e ragazze del posto, quasi a sognare di poterne calcare il palco. A sperare che quella pioggia intensa potesse bagnarli, ma di fortuna. E di scintillante avvenire. La potenza e il coinvolgimento dell’arte.

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
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