Il mercato del pesce di Tokyo è luogo di grande fascino. Tra i tanti banchi, tra giacchio e mercanti, puoi perderti. Non mi fu possibile visitarlo di prima mattina. Arrivai poco prima del pranzo. Ma l’atmosfera non aveva assolutamente perso smalto. Tantissimi erano i frutti, in bella vista, che l’oceano offriva. Io mi fermai in un piccolo chiosco in legno, a mangiare freschissimo pesce. Dei roll, fatti comunemente con del riso e con della farcitura marinara al loro interno. La lingua giapponese non era, ai tempi, il mio forte, e neanche ora devo ammettere. Fu insolito ma divertente quindi, ordinare allo chef, che seguiva da dietro il bancone i clienti appoggiati su di esso, sfruttando le figure dei singoli piatti. L’autentica curiosità, fu proprio questa. Un ordine… “aperto”. Fatto di un singolo piatto alla volta. Prima andava consumato, e solamente alla sua consumazione si poteva procedere con una nuova richiesta. Il termine di questo duetto tra chef e cliente ? In musica si direbbe “ad libitum”… Insomma, a piacere.
Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
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