La visita al Dunottar Castle fu il primo vero impatto con la vena più sconfinata della Scozia. Dove le case, gli abitanti e i viaggiatori, si facevano gradatamente sempre più sparsi. Dove l’irta natura andava domata tra ripide salite e identiche discese. Assortite dall’opera dell’uomo. Come questo castello, che lo etichettai come di vedetta a scrutare tutto il mare circostante. Mi diede modo di riflettere riguardo i suoi fasti, nelle epoche passate. Di come potesse realmente essere vissuto nel pieno della sua possenza. Qui, lo sguardo verso le sconfinate acque, non poteva mai essere diverso dall’ispettivo. Quel giorno godei di calma piatta all’orizzonte. Ma mi riferirono, e io affascinato, di come da quelle parti le battaglie tra onde e scogliere potessero davvero raggiungere enorme cruenza. Trafitte da lampi, e sorvolate da tuoni.