Chefchaouen

appunti di viaggio

Chefchaouen

La ” città blu ” di Chefchaouen è indubbiamente una location di grande romanticiscmo. Con i suoi viottoli e le sue pareti tutte richiamanti le varie tonalità del blu. Le piccole kasbah, i loro cortili interni, e i bambini che di tanto in tanto sbucano correndo tra vasi e scalinate. Io, per immedesimarmi a pieno, e con un pizzico di goliardia, mi vestii di blu a mia volta. Quella era la sensazione che sentivo in me e, come sempre accade, la percorsi. Ancor più bello fu al calar della sera. Con le lanterne che regalarono ulteriori giochi di luci e ombre. Con la loro tenue luce, di color arancione, che trovò l’amalgama perfetto con tutte le pennellate blu circostanti.

LA COLONNA SONORA

Luciano Ligabue – L’amore conta – “Ci si sceglie per farselo un pò in compagnia. Questo viaggio in cui non si ripassa dal via. L’amore conta. L’amore conta. E conta gli anni a chi non è mai stato pronto”.

IL FOCUS

Sebbene sia conosciuta con l’appellativo di “Città Blu”, Chefchaouen nasce con le porte dipinte di verde come vuole la tradizione musulmana. Sono diverse le ipotesi che spiegano tale metamorfosi cromatica: secondo alcuni, tale scelta deriverebbe dall’esigenza di allontanare zanzare e moscerini e tenere fresche le case durante i mesi estivi. Altri, sostengono che siano state dipinte di blu (ritenuto il colore del paradiso) dagli ebrei in fuga dall’Inquisizione Spagnola.

LA BUSSOLA

Per visitare al meglio la città blu dovrete lasciare la vostra auto alla sua periferia. E partire poi con una meticolosa esplorazione a piedi dei suoi vicoli. Tanti sono i piccoli ristoranti che potranno offrirvi una cena a base di Tajine. Come innumerevoli sono i piccoli hotel che tra veli colorati e luci soffuse potranno regalarvi atmosfere decisamente romantiche.

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...

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Ed eccoci qui, Silvia, seduti attorno a questa vecchia tavola,...

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Senza telefono o tablet. Solamente con la propria compagnia e...

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