Dopo una passeggiata lungo la baia, mi stavo progressivamente riavvicinando a Manhattan. Con le prime luci della sera. Il ponte di Brooklyn, maestoso, celeberrimo, li a tenermi compagnia durante la mia traversata. Con i suoi enormi tiranti che si incrociavano, sfuggenti, verso il cielo. Le energie spese durante il giorno iniziavano a farsi sentire. Scelsi di mangiare messicano, con il grande ponte sempre prossimo alla mia visuale. Per quanto il pasto fu frugale, il buio era comunque calato sulla metropoli. Con il gruppo però, la serà non terminò. Una macelleria adiacente difatti, ci riservò una sorpresa. Superammo il grande bancone e scendemmo a capofitto alcune rampe di scale, fino a finire, insolitamente per il luogo, di fronte ad un telefono a gettoni. Alzando la cornetta, e sapientemente recitando “Per favore non dirlo”, ci furono spalancate le porte di un immenso locale. Locale che serviva ogni genere di drink, a ricalcare quanto, tanti anni addietro, accadeva negli Stati Uniti, ai tempi del proibizionismo.
Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
Read More