Ed eccoci qui, Eleonora, seduti attorno a questa vecchia tavola, con il chiarore che questa lampada a olio produce. Siamo qui per sapere, conoscere, curiosare. Ma soprattutto per fantasticare attraverso le tue parole. Oggi dal baule dei ricordi abbiamo voluto pescare l’Islanda. Isola dai mille volti, dalle difficoltà climatiche, dal sapore di avvertirla come un luogo da “confine del mondo”.
Cosa ne pensi…E’ così? Potremmo dare all’Islanda questa etichetta?
“Etichetta ben meritata per una terra che unisce ghiaccio e fuoco…ai confini del circolo polare artico. Una terra tanto lontana da sembrare irraggiungibile, dove la natura spesso mostra la sua potenza, attraverso vulcani e geyser che la rendono viva e un vento gelido che accompagna le tue giornate”.
Sappiamo Eleonora che sei appassionata di fotografia, cosa significa fotografare l’Islanda…
“Fotografare l’Islanda è una bellissima sfida, devi avere la pazienza di aspettare il cielo giusto. Del resto le condizioni climatiche sono in continuo mutamento. Tu devi scegliere l’inquadratura e poi aspettare l’attimo in cui il cielo aprendosi possa far da cornice ad un paesaggio da favola. Come dicevo però è un attimo che tutto cambia di nuovo…e se sei fortunato magari un arcobaleno spunta fuori per dare quel tocco in più alla tua foto”.
La grande e famigerata domanda che tutti si pongono. Estate o inverno?
“In questa terra mai domanda più difficile da rispondere. La scelta della stagione cambia completamente il viaggio. Si possiamo tranquillamente parlare di due viaggi opposti. L’estate ti regala una natura dai colori più vari. In inverno è tutto più ostico e molti luoghi non possono essere raggiunti, il paesaggio è di un bianco candido, ma la protagonista indiscussa della stagione invernale è lei…l’aurora boreale”.
Beh, l’incontro con l’aurora boreale direi meriti una pagina a parte. Cosa si prova?
“Il primo incontro con l’aurora boreale non si dimentica. L’emozione ti rimane dentro. Tu sei lì, con la temperatura che segna -4°, un vento gelido che non ti da’ tregua, la tua macchina fotografica su un cavalletto, provando a vedere con tempi lungi se qualcosa di verde si intravede. Poi ad un tratto nel cielo vedi una nuvola più chiara che danzando pittura il cielo. E quel “ohhhh” di stupore si sente avanzare nel silenzio della notte, impossibile da trattenere per nessuno”.
Parlavi che il prezzo da pagare possa essere il freddo da patire. A tavola come si rimedia?
“Eh sì. Si potrebbe dire che c’è sempre un prezzo da pagare. Il freddo, ma soprattutto il vento che diventa spesso insopportabile quando devi stare ore fermo ad aspettare l’attimo, è quello che si paga per lo spettacolo che la natura ti mostra. Decisamente hai bisogno di cibi caldi, come zuppe e un bel thermos di caffè da portare con te. Ma ciò che consiglio maggiormente è mangiare dei deliziosi spiedini con qualunque tipo di pesce”.
E’ un popolo, quello islandese, di grande originalità. L’impatto con la loro tradizione?
“Impatto è la parola giusta. La mia prima sera in Islanda, la città di Reykjavik mi ha accolto con dei fuochi d’artificio spettacolari. Mi sono chiesta che festa fosse. La sera successiva altri fuochi, e poi ancora il giorno seguente. Ho capito alla terza sera che era il loro modo di festeggiare la “luce”, ovvero le giornate che diventavo ogni giorno più lunghe”.
Pensi che il gruppo debba essere una “conditio sine qua non”? O è una meta che si presta a viaggiatori solitari?
“L’Islanda è una terra che ha bisogno di silenzio e pazienza per apprezzarla a pieno. Ritengo che si presta a viaggiatori solitari, oppure ad un gruppo in grado di seguire i tuoi tempi. Lasciarsi andare alla frenesia della corsa ti farebbe perdere immagini ed emozioni irripetibili”.
Dulcis in fundo, la più romantica delle domande. I pensieri di fronte all’ultimo tramonto del viaggio?
“Le ore di luce erano molto poche, e il tramonto ogni sera era spettacolare. L’ultimo pensiero è andato a quanto mi sarebbe mancato quel sole sempre all’orizzonte che regalava la sua luce più bella ad una terra piena di natura. Una promessa è arrivata direttamente dal mio cuore…tornerò!!!”