Di certo faceva molto freddo. Grosso modo erano dieci gradi sotto lo zero. Ma io da una mezzora assumevo le giuste contromisure cantando. Dal testo del buon “Popoff” di uno zecchino d’oro di tanti anni fa. ” Nella steppa sconfinata, a quaranta sotto zero, se ne infischiano del gelo, i cosacchi dello zar “. Beh non so se sorridere sia motivo di surriscaldamento corporeo, però aiuto. Il fiume irrorava, seppur in solitaria, il terreno arido e sconfinato. Ma si notò distintamente. Si notò la sua ferma volontà di mostrarsi diverso da tutto che intorno lo circondava.

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
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