Era il nostro primo giorno in terra boliviana, dopo ben trenta ore di volo, scali compresi. L’altitudine di certo non aiutava l’ambientamento. Pensammo così che il miglior modo per familiarizzare potesse essere quello di godersi un’ottima birra, rigorosamente locale, con la città di Sucre ai nostri piedi. I primi ritmi latini cominciarono a fare capolino. Un gruppo locale difatti, erano tre musicisti, ci accolsero con ritmi promettenti festa. Ciò bastò per ritrovare la giusta energia. Purtroppo fu il tempo di un bicchiere. Sarebbe indubbiamente stato molto più affascinante seguitare, conoscere, conoscersi e rendere quella musica ben più introspettiva.

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
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