Salar de Uyuni

appunti di viaggio

Salar de Uyuni

La meta era decisamente quella più ambita. Dopo aver protetto la nostra pelle con la crema solare, i nostri occhi con gli occhiali da sole, e un immancabile cappello, arrivammo in una distesa bianca, tanto vasta quanto accecante. La più famosa al mondo, credo. Il Salar de Uyuni. Un deserto di sale. E davvero, non se ne riusciva ad assegnarne confine. Il luogo si prestò per dare libero sfogo alla fantasia fotografica. In completa assenza di punti di riferimento. Ognuno fu capace di estrarre dal cilindro dell’invettiva mille soluzioni. Ci sembrò di essere su di un altro pianeta. Davanti solo terra bianca e cielo terso. Autisti delle Jeep a parte, oserei dire. Loro erano capaci di aggiungere, a quel territorio sconfinato, strade da percorrere senza mai perderne l’orientamento.

LA COLONNA SONORA

Jarabe de Palo – Depende – “Che il bianco sia bianco. Che il nero sia nero. Che uno e uno siano due. Dipende. E che siamo di passaggio come nuvole nell’aria. Si nasce e poi si muore. Questa vita è straordinaria. Dipende. Dipende, da che dipende. Da che punto guardi il mondo tutto dipende”.

IL FOCUS

A 3.600 metri s.l.m si trova il Salar de Uyuni, la più grande distesa salina al mondo, con una superficie di 10.000km2. Nel salar si trovano circa 10 miliardi di tonnellate di sale e, sotto questa crosta salina, dallo spessore di 10 metri nella parte centrale, si nascondono giacimenti di litio (1/3 delle riserve mondiali). Il Salar de Uyuni è celebre per via di alcuni effetti ottici che è possibile percepire. L’assenza di prospettiva è totale!

LA BUSSOLA

Il Salar de Uyuni necessita di alcuni giorni per essere visitato poichè va inserito in un itinerario che ricomprenda gli altri Salares e le Lagune. I periodi migliori per questo genere di viaggio sono la primavera e l’autunno, quando le temperature sono più miti e le pioggie meno frequenti.

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