Le Pale di San Martino

appunti di viaggio

Le Pale di San Martino

Fare trekking in montagna è motivo di grande relax. Ma soprattutto regala panorami per pochi. Costa fatica, e questo regala panorami ancora più belli. Ecco, ricordando di voltarsi di tanto in tanto. A volte prendo lo sport un pò troppo seriamente. Fu il caso di questo scatto. Piuttosto provato per avere praticamente corso per coprire l’aspro dislivello, decisi che era il caso di sedersi. E rimirare. Le pale di San Martino si stagliavano sullo sfondo. E fronte a me una distesa a perdita d’occhio di prati e vallate. Veramente da rimanere stesi altro e altro tempo. E poi si sa, quando ci si ferma nei lunghi cammini, le gambe ti comunicano che è sempre dura riprendere la via. Quindi fu meglio procrastinare per un pò.

LA COLONNA SONORA

Premiata Forneria Marconi – Impressioni di settembre – “Quanto verde tutto intorno e ancor più in là. Sembra quasi un mare, l’erba. E leggero il mio pensiero vola e va. Ho quasi paura che si perda”.

IL FOCUS

Le Pale di San Martino sono montagne di origine corallina. La loro storia geologica risale a circa 300 milioni di anni fa, quando enormi colonie di coralli si moltiplicarono formando scogliere di oltre mille metri di altezza. Dopo l’emersione, esse furono modellate dagli agenti atmosferici, dando origine alle forme aguzze che oggi ne caratterizzano il panorama. Al tramonto si tingono di rosa per via della composizione chimica: doppio carbonato di calcio e magnesio.

LA BUSSOLA

I percorsi per poter avvistare le Pale di San Martino sono ovviamente infiniti. Lo scatto mi è riuscito optando per un trekking nei dintorni di Falcade, nel bellunese. I molti passi dolomitici, in ogni caso, vi permetteranno di essere itineranti e mischiare a vostro piacimento l’itinerario che più fa per voi.

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