Di strada occorne farne, e anche parecchia, per addentrarsi nelle zone più remote del Marocco. Ma ti senti un carovaniere che attraversa prima i monti dell’Atlante e poi il deserto sulla rotta verso Timbouctu. E questo ti ripaga di ogni fatica alla guida. Ti accorgi di essere alle porte del Sahara non tanto quanto incontri i segnali che indicano Merzouga, piuttosto quando le macchine scompaiono e i cammelli si moltiplicano. Ah, e si moltiplicano anche impavidi mercanti motorizzati con vecchie moto da cross che ti inseguono per trattare la loro mercanzia. Fa parte del gioco, cosi come ne fa parte scalare la prima duna, convinto che il panorama possa cambiare. E invece è incessantemente lo stesso. Ma regalandovi lo scatto alla seconda delle tante e cangiati cime, non ve ne sentirete ospiti, ma parte integrante delle stesse.

Ed eccoci qui, Mara, seduti attorno a questa vecchia tavola,...
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