Parco del Keukenhof

appunti di viaggio

Parco del Keukenhof

Questa volta avevo la certezza di andare a colpo sicuro. Sapevo che sarebbe mancato, un filo, il brivido della scoperta, ma le aspettative che nutrivo sopperivano ad ogni altra cosa. E difatti il parco si rivelò davvero sbalorditivo. Distese di tulipani. Tantissimi colori, forme. Geometria e disordine allo stesso tempo. Avvertire il contatto della natura e il vicendevole scambio di sensazioni con essa. Valle per me, come per tanti altri visitatori. Come si suol dire in cucina difatti, fu necessario anche il “quanto basta” di pazienza e regole per ottenere scorci liberi dalla folla.

LA COLONNA SONORA

Fabrizio De Andrè – Un chimico – “Primavera non bussa, lei entra sicura. Come il fumo lei penetra in ogni fessura. Ha le labbra di carne e i capelli di grano. Che paura che voglia ti prenda per mano. Che paura, che voglia che ti porti lontanto”.

IL FOCUS

Fu l’ambasciatore reale alla corte del sultano Solimano il Magnifico a spedire alcuni bulbi di tulipani al responsabile dei giardini reali olandesi, sancendo così il loro ingresso in Europa. I tulipani diventarono una merce di lusso, ed il culmine fu raggiunto nel 1623 quando scoppiò la “bolla dei tulipani”. In breve tempo i bulbi acquisirono enorme valore, paragonabile a quello di terreni, case e bestiame. L’Olanda ne esporta ogni anno quasi 2,5 miliardi.

LA BUSSOLA

Troverete il parco tematico del Keukenhof nel suo massimo splendore nei mesi di aprile e maggio. Dove le temperature sono gradevoli e i tulipani nel pieno della loro esplosione. Potrete inserirlo come tappa intermedia in un programma “on the road”, oppure comodamente gestirlo come “gita in giornata” partendo da Amsterdam.

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